Acquarello,carnet de voyage, qualche corsa sui crinali, tanta Cina
Cinguettii
l'altra faccia della modernità
Auguri Anno della Scimmia

Auguri Anno della Scimmia
Del vedere il mondo
"C'è un'enorme differenza tra il vedere una cosa senza la matita in mano ed il vederla disegnandola"
Paul Valery
Paul Valery
Qui troverete tanta Cina, disegno, letteratura di viaggio..se volete suggerirmi spunti, link, luoghi siete i benvenuti..
lunedì 5 agosto 2013
Micia san ..se n'è andata nelle praterie del cielo..
Ai primi di agosto dopo 8 anni..Micia-san se n'è' andata a trotterellare nei pascoli del cielo, là dove forse anche i topini hanno le alette...
.....ed io sono molto triste
domenica 21 luglio 2013
Andata e Ricordo la mostra del Mart - Rovereto
Non potevo non visitare una mostra con questo titolo "Andata e Ricordo. Souvenir de Voyage". La location, il Mart di Rovereto ,è garanzia di un evento interessante.
L’idea è quella della evoluzione del tema del viaggio, partendo dal Gran Tour ottocentesco alla nascita nel dopoguerra del turismo di massa, dove il viaggio diventa anch’esso prodotto da consumare. Consumo cristallizzato nell’obbligo di riportarsi a casa un souvenir, ormai anch’esso dalle caratteristiche globali.
Alla mostra ho visto opere interessanti. Fascino immutabile hanno le vedute antiche e gli acquarelli che non possono non emozionarmi ogni volta, così come i viraggi seppia dei ruderi di località fuori del tempo nel Vicino Oriente. Poi in sequenza alcune opere curiose come le mappe di Emilio Isgrò, mappe dalla quali è stato cancellato con tratto deciso del pennarello nero, qualsiasi nome di località o indizio di luogo..col risultato che si resta spaesati guardandole.
L’artista giapponese Hirayuki Masuyama presenta due fotografie, che definisco arbitrariamente “a sedimento”, dall’aulico titolo di Foro Romano 1600-2012 e Arco di Costantino 1606-2012. Guardando bene si colgono in trasparenza sedimenti di epoche e personaggi diversi e la visione a distanza dà una suggestione di antico e moderno.
Poi i ritratti: quando si usava ancora mandare ad amici e amori la propria immagine. Ho riportato alcune righe di una lettera accompagnatoria ad un ritratto, in mostra: “..forse sono io che non merito amori durevoli, c’è qualcosa in me –devo credere- che spezza tutti i miei rapporti….etc
Ti mando il mio ritratto.” Oggi nell'epoca facebook tutto questo è archeologia.
La mostra presenta ovviamente anche un omaggio a Depero con i suoi taccuini di viaggio, quando il viaggio era legato alle grandi navi passeggeri. Sono esposti i biglietti e le foto del suo viaggio in America a bordo della Carmania della Cunard-line. Accanto delle graziose cartoline postali dell’Augustus della Navigazione Generale Italiana datate 1927 ed il 31. Sono acquarellate dal grande Dudovich ed illustrano le attività a bordo: dal nuoto nelle piscine di ponte, al tiro alla fune, alla corsa nei sacchi, alle gare coi cavallini di legno. Attività alle quali fatico a pensare si dedichino oggi i passeggeri dei grattacieli marini della Costa o della Carnival. Non mancano ovviamente alla mostra i materiali, sempre splendidi, del Touring Club Italiano, sul paesaggio italiano e mediterraneo, dai titoli ancora accattivanti:
- Guida pratica dei luoghi di soggiorno e di cura in Italia: stazioni di mare,adriatico, ionio, Rodi e Libia (vista l’epoca queste località non potevano mancare) – Milano 1933
Mi sono appassionata anche vedendo una cartolina del 1932 dedicata alle crociere estive del Conte Verde, delle Flotte Riunite Cosulich. Conte Verde, Conte Rosso, Conte Biancamano erano tre delle più belle navi da crociera e trasporto passeggeri dell’epoca. Gli interni di tutte e tre le navi erano stati allestiti dalla Casa Artistica Coppedè. Il Conte Verde fu anche in servizio nella rotta Trieste Shanghai. Fu auto-affondato nel porto di Shanghai all’indomani dell’armistizio del 8 settembre del 1943, dal proprio equipaggio che non volle cadesse nelle mani dei Giapponesi. Questi ultimi però lo riportarono a galla e cambiandogli nome lo utilizzarono per ben altri scopi.
Nel vedere questo materiale ho pensato all’epoca dei grandi transatlantici, all’arte che ne trasformò ed impreziosì gli interni, penso ad esempio oltre ai fratelli Coppedè, ai Ducrot Mobili e Arti Decorative di Palermo. Quest’ultima società era specializzata nella produzione di mobili di grande stile per ambasciate, alberghi e dopo gli anni ’20 negli allestimenti delle grandi navi fra le quali la Duilio, la Augustus e la Giulio Cesare della Navigazione Generale Italiana. In quanto poco tempo queste ardite quanto lussuose costruzioni sono scomparse dal nostro orizzonte.
Le foto di quest’ultima nave compare in quelle esposte in mostra provenienti dal Fondo Sarfatti. Margherita compì un viaggio in Grecia proprio a bordo di questa nave. E sempre la Giulio Cesare fu oggetto anche di un elogio futurista da parte di Marinetti …” dopo la festa da ballo ed il cinematografo, mi dicono che il mare ingrossa, eppure mi addormento col senso di stabilità che si gode in un palazzo radicato nella terra”. La Giulio Cesare vantava al proprio interno opere di autori quali Mazzucotelli (visto alla mostra del S.Domenico di Forlì dedicata a Wildt) definito il più importante designer del ferro del Novecento italiano, Trentacoste autore della fontana in marmo che adornava il vestibolo in quercia della nave, Galileo Chini..
L’architettura navale in quegli anni è abbinata all’architettura terrestre. Non può sfuggire allora sempre al Mart la bellissima personale dedicata all’architetto Adalberto Libera, con i suoi modernissimi progetti per E42 l’esposizione universale dalla quale si è generato l’incompiuto EUR. Ecco ancora altre opere fasciste, quelle delle grandi stazioni marittime come Napoli, Genova o Trieste da cui partivano queste navi. Poi le grandi stazioni ferroviarie come Roma Termini o Firenze. Infine l’altra invenzione fascista, quella delle colonie marine, espressione della architettura di questa fase del Novecento. Di lui mi sono innamorata della Villa di Malaparte che progettò a Capri e voglio vedere assolutamente il film di Godard con la Bardot ambientato nella villa: Il disprezzo del 1963
Quello che mi ha soprattutto colpito nei disegni e nelle foto dei vari fondi presenti alla mostra è la grande eleganza delle forme, dei vestiti. Gli anni ’30 segnano comunque una sorta di nascita della moda, perché è proprio in quegli anni che “l’arte alta scende” commistionando gli oggetti della quotidianità. Ho trovato ad esempio bellissima la copertina del numero di genn/febb 1930 de “lo Sport Illustrato”. E’ la pubblicità della Fiat 514 che fa da sfondo ai bagagli e ad una coppia elegantissima, oggi diremmo glamour. Fa parte di una serie datata 1911-1934 di incantevoli acquarelli di Marcello Dudovich. Ho letto da qualche parte che la musa ispiratrice delle sue figure femminili fosse proprio la moglie Elisa Bucchi, che conobbe durante gli anni in cui visse a Bologna. Credo che i suoi disegni abbiano contribuito molto all’immagine di una certa donna. Forse lo si può definire una specie del Coco Chanel del disegno!
http://www.arte.rai.it/articoli/marcello-dudovich-artista-o-cartellonista/14087/default.aspx
Bellissimo questo video a lui dedicato su Rai.arte
http://www.marcellodudovich.it/
archivio storico di Dudovich dove vedere tutte le immagini !
Quando si emerge dal dopoguerra il panorama cambia. Si entra nella modernità e tutto diventa più veloce, si consuma a velocità incredibile..non so cosa direbbero i Futuristi!
Bellissima l’opera dell’argentino Julio Paz – “Per grazia ricevuta 1977-2008”, che espone una parete di “ex-voti”. A ben guardare però non si tratta di “ex-voti” (dolcissimi sono ad esempio quelli in mostra al meraviglioso Museo Storico Navale di Venezia) ma di una collezione di memorabilia ed oggetti quotidiani dal gusto retrò. Ecco una vecchia scatola di sardine, ma quella antica che si apriva con la chiavetta, al cui interno è conservata una foto in B/N, o ancora una scatola in legno nel cui fondo sono incollate sezioni di tappi di sughero etc..certo è da vedere più che da descrivere. Mi ha emozionata e soprattutto divertita.
http://juliopaz.com/
http://juliopaz.com/julio-paz/biografia
Infine un video di Alice Guareschi. Un viaggio in Cina in una area a ridosso del mare, un mare molto diverso dal ns Mediterraneo. Le immagini sono poco nitide, l’unico suono è quello del vento che colpisce il microfono ed ogni tanto spezzoni di conversazione in un dialetto cinese (..non sono riuscita a capire di che zona).
http://www.mart.trento.it/andataericordo
il link della mostra
L’idea è quella della evoluzione del tema del viaggio, partendo dal Gran Tour ottocentesco alla nascita nel dopoguerra del turismo di massa, dove il viaggio diventa anch’esso prodotto da consumare. Consumo cristallizzato nell’obbligo di riportarsi a casa un souvenir, ormai anch’esso dalle caratteristiche globali.
Alla mostra ho visto opere interessanti. Fascino immutabile hanno le vedute antiche e gli acquarelli che non possono non emozionarmi ogni volta, così come i viraggi seppia dei ruderi di località fuori del tempo nel Vicino Oriente. Poi in sequenza alcune opere curiose come le mappe di Emilio Isgrò, mappe dalla quali è stato cancellato con tratto deciso del pennarello nero, qualsiasi nome di località o indizio di luogo..col risultato che si resta spaesati guardandole.
L’artista giapponese Hirayuki Masuyama presenta due fotografie, che definisco arbitrariamente “a sedimento”, dall’aulico titolo di Foro Romano 1600-2012 e Arco di Costantino 1606-2012. Guardando bene si colgono in trasparenza sedimenti di epoche e personaggi diversi e la visione a distanza dà una suggestione di antico e moderno.
Poi i ritratti: quando si usava ancora mandare ad amici e amori la propria immagine. Ho riportato alcune righe di una lettera accompagnatoria ad un ritratto, in mostra: “..forse sono io che non merito amori durevoli, c’è qualcosa in me –devo credere- che spezza tutti i miei rapporti….etc
Ti mando il mio ritratto.” Oggi nell'epoca facebook tutto questo è archeologia.
La mostra presenta ovviamente anche un omaggio a Depero con i suoi taccuini di viaggio, quando il viaggio era legato alle grandi navi passeggeri. Sono esposti i biglietti e le foto del suo viaggio in America a bordo della Carmania della Cunard-line. Accanto delle graziose cartoline postali dell’Augustus della Navigazione Generale Italiana datate 1927 ed il 31. Sono acquarellate dal grande Dudovich ed illustrano le attività a bordo: dal nuoto nelle piscine di ponte, al tiro alla fune, alla corsa nei sacchi, alle gare coi cavallini di legno. Attività alle quali fatico a pensare si dedichino oggi i passeggeri dei grattacieli marini della Costa o della Carnival. Non mancano ovviamente alla mostra i materiali, sempre splendidi, del Touring Club Italiano, sul paesaggio italiano e mediterraneo, dai titoli ancora accattivanti:
- Guida pratica dei luoghi di soggiorno e di cura in Italia: stazioni di mare,adriatico, ionio, Rodi e Libia (vista l’epoca queste località non potevano mancare) – Milano 1933
Mi sono appassionata anche vedendo una cartolina del 1932 dedicata alle crociere estive del Conte Verde, delle Flotte Riunite Cosulich. Conte Verde, Conte Rosso, Conte Biancamano erano tre delle più belle navi da crociera e trasporto passeggeri dell’epoca. Gli interni di tutte e tre le navi erano stati allestiti dalla Casa Artistica Coppedè. Il Conte Verde fu anche in servizio nella rotta Trieste Shanghai. Fu auto-affondato nel porto di Shanghai all’indomani dell’armistizio del 8 settembre del 1943, dal proprio equipaggio che non volle cadesse nelle mani dei Giapponesi. Questi ultimi però lo riportarono a galla e cambiandogli nome lo utilizzarono per ben altri scopi.
Nel vedere questo materiale ho pensato all’epoca dei grandi transatlantici, all’arte che ne trasformò ed impreziosì gli interni, penso ad esempio oltre ai fratelli Coppedè, ai Ducrot Mobili e Arti Decorative di Palermo. Quest’ultima società era specializzata nella produzione di mobili di grande stile per ambasciate, alberghi e dopo gli anni ’20 negli allestimenti delle grandi navi fra le quali la Duilio, la Augustus e la Giulio Cesare della Navigazione Generale Italiana. In quanto poco tempo queste ardite quanto lussuose costruzioni sono scomparse dal nostro orizzonte.
Le foto di quest’ultima nave compare in quelle esposte in mostra provenienti dal Fondo Sarfatti. Margherita compì un viaggio in Grecia proprio a bordo di questa nave. E sempre la Giulio Cesare fu oggetto anche di un elogio futurista da parte di Marinetti …” dopo la festa da ballo ed il cinematografo, mi dicono che il mare ingrossa, eppure mi addormento col senso di stabilità che si gode in un palazzo radicato nella terra”. La Giulio Cesare vantava al proprio interno opere di autori quali Mazzucotelli (visto alla mostra del S.Domenico di Forlì dedicata a Wildt) definito il più importante designer del ferro del Novecento italiano, Trentacoste autore della fontana in marmo che adornava il vestibolo in quercia della nave, Galileo Chini..
L’architettura navale in quegli anni è abbinata all’architettura terrestre. Non può sfuggire allora sempre al Mart la bellissima personale dedicata all’architetto Adalberto Libera, con i suoi modernissimi progetti per E42 l’esposizione universale dalla quale si è generato l’incompiuto EUR. Ecco ancora altre opere fasciste, quelle delle grandi stazioni marittime come Napoli, Genova o Trieste da cui partivano queste navi. Poi le grandi stazioni ferroviarie come Roma Termini o Firenze. Infine l’altra invenzione fascista, quella delle colonie marine, espressione della architettura di questa fase del Novecento. Di lui mi sono innamorata della Villa di Malaparte che progettò a Capri e voglio vedere assolutamente il film di Godard con la Bardot ambientato nella villa: Il disprezzo del 1963
Quello che mi ha soprattutto colpito nei disegni e nelle foto dei vari fondi presenti alla mostra è la grande eleganza delle forme, dei vestiti. Gli anni ’30 segnano comunque una sorta di nascita della moda, perché è proprio in quegli anni che “l’arte alta scende” commistionando gli oggetti della quotidianità. Ho trovato ad esempio bellissima la copertina del numero di genn/febb 1930 de “lo Sport Illustrato”. E’ la pubblicità della Fiat 514 che fa da sfondo ai bagagli e ad una coppia elegantissima, oggi diremmo glamour. Fa parte di una serie datata 1911-1934 di incantevoli acquarelli di Marcello Dudovich. Ho letto da qualche parte che la musa ispiratrice delle sue figure femminili fosse proprio la moglie Elisa Bucchi, che conobbe durante gli anni in cui visse a Bologna. Credo che i suoi disegni abbiano contribuito molto all’immagine di una certa donna. Forse lo si può definire una specie del Coco Chanel del disegno!
http://www.arte.rai.it/articoli/marcello-dudovich-artista-o-cartellonista/14087/default.aspx
Bellissimo questo video a lui dedicato su Rai.arte
http://www.marcellodudovich.it/
archivio storico di Dudovich dove vedere tutte le immagini !
Quando si emerge dal dopoguerra il panorama cambia. Si entra nella modernità e tutto diventa più veloce, si consuma a velocità incredibile..non so cosa direbbero i Futuristi!
Bellissima l’opera dell’argentino Julio Paz – “Per grazia ricevuta 1977-2008”, che espone una parete di “ex-voti”. A ben guardare però non si tratta di “ex-voti” (dolcissimi sono ad esempio quelli in mostra al meraviglioso Museo Storico Navale di Venezia) ma di una collezione di memorabilia ed oggetti quotidiani dal gusto retrò. Ecco una vecchia scatola di sardine, ma quella antica che si apriva con la chiavetta, al cui interno è conservata una foto in B/N, o ancora una scatola in legno nel cui fondo sono incollate sezioni di tappi di sughero etc..certo è da vedere più che da descrivere. Mi ha emozionata e soprattutto divertita.
http://juliopaz.com/
http://juliopaz.com/julio-paz/biografia
Infine un video di Alice Guareschi. Un viaggio in Cina in una area a ridosso del mare, un mare molto diverso dal ns Mediterraneo. Le immagini sono poco nitide, l’unico suono è quello del vento che colpisce il microfono ed ogni tanto spezzoni di conversazione in un dialetto cinese (..non sono riuscita a capire di che zona).
http://www.mart.trento.it/andataericordo
il link della mostra
domenica 23 giugno 2013
A piedi lungo il Regio Tratturo tra Abruzzo e Molise
Ci siamo trovati sul percorso dei Pastori di Abruzzo, la prima settimana di un giugno poco estivo. I ns Caronte lungo il tratturo, Antonio e Marco, ci hanno regalato la conoscenza di questi luoghi e la giovialità, collante indispensabile in qualsiasi gruppo.
Che dire di noi i partecipanti? Personalmente mi sono trovata benissimo, come spesso mi accade nei viaggi di Trekking Italia che annovera spesso la parte bella dell’Italia, quella che di questi tempi beceri e cafoni, se ne resta un poco discosta e defilata. Quell’Italia ancora sensibile, capace di vedere la bellezza, godere della cultura del ns magnifico paese ed apprezzare la relazione, con tutta la varietà e la ricchezza che ci caratterizza.
Ho fissato, come mia abitudine, alcuni “lampi linguistici e di memoria” che hanno illuminato questo nostro cammino e li ripropongo, senza alcuna sequenza temporale logica. E’ passata solo una settimana dal ns rientro ma a me aiutano a recuperare ricordi che sono già sedimentati nel fondo della memoria e che solo la fotografia non mi rimanderebbe.
MAREMMA MAIELLA!!
- Alla ricerca delle Neviera perduta a Castel di Sangro..che non è mai stata trovata.
- La calma che precede alla tempesta (ma stavolta noi non eravamo sotto) al santuario dell’Addolorata sul Monte Patalecchia. Sul piazzale di schiena un uomo dalla spalle larghe, in palandrana nera. Mi ricorda Morfeo di Matrix, invece ..è il sacerdote sudamericano che guida il tempio.
- Monte Pizzi lo attraversiamo passando da Vastogirardi (Molise) il paese di Marco
- La stanza 44 è al 2° piano tra la 16 e la 18…(!!! I misteri della giungla nera??)
- Il lago dello svasso. Sono inchiodata per una lezione obbligatoria di ornitologia mentre l’anatroccolo zampetta petulante e forse divertito nel sentirsi così osservato
- Al terzo giorno, a cena comincia a fioccare ricorrente la domanda: “..c’è della verdura?”
- Tipologia di ghette: modello zebrato di Piero/Pietro, inconfondibile. In tinta rosso su rosso di Gigliola. Bi-color fucsia e rosso - un poco radical chic- di Antonio.
- Lì dietro, si proprio là, ….c’è la Maiella!! Peccato che oggi piove
- Betta che si è infilata nella casetta per bimbi nel parco dove ci siamo fermati a mangiare. Sempre Betta con le fette di mollica appiccicate al naso. Si ode nel frattempo un chiaro ammonimento….”toglietele il vino!”
- lo zaino di Carmen…dentro c’è tutto e a turno molti di noi sperimentano l’utilità di questa borsa dove-tutto-è-contenuto, quasi fosse quella di Merry Poppins..
- I panini-di-polifemo col caciocavallo e la salsiccia che mi ha preparato il bar trattoria Tamarra a Sepino.
- Benedetto Croce è nato a Pescasseroli da una famiglia che traeva la sua ricchezza dal commercio delle pecore. Non lo sapevo.
- Che montagne sono quelle…? Le Mainarde. Da qui il paesaggio è bellissimo, peccato che piove. Dietro c’è la Maiella.
- Dopo una giornata fredda di pioggia, una bella cena al “Vecchio Granaio”. Il proprietario è anche un allevatore di arabi. Ci accomodiamo e i piatti cominciano ad arrivare. …”per me no grazie…è troppo…”. NO TU MANGIA (poverina la cameriera dell’Europa dell’est voleva essere gentile però.)
- Il trasporto bagagli: impeccabile. Che idea geniale e che comodità però!
- Finalmente sul bus di linea che ci porta, sotto la pioggia ormai battente, a Castel di Sangro.
- L’orrida Piana di Avezzano con i suoi mercatoni e magazzini in cemento, tutti uguali e sciatti come in qualsiasi periferia d’Italia. Lo scempio immobiliare di questo nostro paese.
- I cervi con i grandi palchi che saltano nell’erba alta. Magnifici.
- Che montagne sono quelle? Le Mainarde!. Qui la vista è mozzafiato..peccato per il tempo. E poi dietro c’è la Maiella.
- Il semifreddo tipo-elah del ristorante “la fabbrica del ghiaccio” ad Isernia. Gusto alla fragola, una mousse delicata e non dolce. L’unico dessert che ho mangiato….agli altri però non è piaciuto.
- Isernia. Scusi qual è la cattedrale? ..sguardo vacuo, nessuna risposta, né un sì né un no…Chissà perché?
- …io non perdono! (Gigliola a Piero/Pietro…)
- Isabel e Ida che camminano parlando in inglese. Ida con accento degli states. Isabel pare non capire una mazza, ma col suo solito garbo le risponde sempre “yeess”
- Isabel e Ida che camminano parlando in spagnolo….
- Isabel e Antonio che camminano cantando in fiorentino…
- Luca come vede spuntare l’arcobaleno, inizia a chiamare…” pentole, donne, accorrete! Pentole…”
- Maria Grazia è inciampata... non sa come sia accaduto ma s’è trovata di notte a terra, con la mandibola tumefatta. Una paletta di colori che s’è portata dietro per l’intera settimana (senza il minimo lamento).
- Le scamorzine del caseificio Fonte Luna a Vastogirardi (Molise)
- Che montagne sono..? Le Mainarde. Purtroppo oggi piove, là dietro si vedrebbe anche la Maiella etc
- ….non sei adatto! Gigliola a Piero/Pietro… e poi a me con complicità: “..sai è molto maldestro!”
- (C)Hazzarola, ma chi me l’ha fatto fare! (ebbene si l’abbiamo udita da Antonio…)
- Municipio di Pescolanciano: Una targa gialla proprio all’ingresso principale ed affissa, quasi sulla lapide commemorativa dei morti della 2GM.: “Coiffeur Pasquala”
- A seguire sempre a Pescolanciano: “Bar Padula” che fa il paio con “Fonte Padulone” (.. chiedete ad un bolognese il significato di questo termine!!)
- …Quelle montagne sono le Mainarde vero…?...no le Mainarde sono proprio dalla parte opposta!!!...azzzz!!!
- Area archeologica La Pineta a Isernia. E’ l’opponibilità di pollice/indice che ha consentito l’evoluzione della specie umana. ..quella stessa opponibilità che consente oggi l’avvio del telecomando per una pronta visione delle diapo sull’Iran.
- L’amaro lo prendete al Bar!..la secca risposta a Isabel e Maria Grazia di Rusty il Selvaggio (in realtà lui è gentilissimo)
- Qui Vodafone non prende! Quando torno a Milano vado subito a cambiare il contratto.
- Quanto c’è di dislivello oggi?
- Finalmente al B&B ci facciamo una doccia e ci asciughiamo dopo una giornata di pioggia incessante e di fango. Poi improvvisamente arriva il sindaco Davide. Ha già messo a disposizione la propria auto per i trasbordi. Andrea il proprietaria del B&B Il rifugio dei briganti a fraz. Cerreto (Molise), mi dà la documentazione sul cavallo pentro autoctono dell’area.
- Il miscelatore dell’acqua calda staccatosi all’improvviso e piombato sul piede di Piero/Pietro, mentre tentava di fare la doccia da Rusty il Selvaggio.
- Ma si chiama Piero o Pietro? …non importa tanto si volta lo stesso (Gigliola)!
- Il faggione di 600 anni. Mi ha commossa e fatto pensare alla pagana bellezza descritta ne Al Dio Sconosciuto di Steinback (libro cult della mia adolescenza)
- Maammma mia …qui l’è periglioso! (Non abbiamo incontrato Dante…)
- 5° giorno di cammino. Registrazione: Nino ha parlato!! Le fonti riportano una conversazione con Marco avente per tema …l’intestino degli animali!
- la chiavetta nella quale sono caricate milioni di diapo (!!!AHHH) .. sempre lì ad aspettarci alla sera. Sono le diapositive dei viaggi di ..... La Corazzata Potemkin del tratturo.
- Nino sempre in avanscoperta. Gli basta uno sguardo ed ha già capito dove siamo e dove andare. Un uomo dei boschi
- Isabel tutte le sere, dopo cena. Scusi che amari avete?..ma un amaro..un po’ dolce non ce l’ha? (penso che il cameriere si sia sentito come Ambrogio!)
- Ormai manca poco, neanche km e siamo arrivati! (si prega di aggiornare il dato di Marco con fattore di correzione distanza + 1 ora)
- I pupazzetti di Maria Grazia fatti con i papaveri rossi. Ha insegnato a tutti..
- Il freddo invernale di Pescasseroli che non ha impedito però gli addobbi dell’infiorata. Nel paese hanno lavorato nel freddo della notte, gratis, per la comunità. Io cosa faccio gratis per la mia comunità?
- I selciati di sanpietrini, perfetti, di Civitella Alfedena o Villetta Barrea e di tutti i paesini incontrati. E’ una tradizione del posto
- Pescasseroli. La formaggiaia ci dice che i negozi aprono alle 10 ma il fornaio alle 7:30 ha già pronta la focaccia calda.
- Da qui in avanti è tutta pianura (Marco…aggiustare con fattore di correzione inclinazione + 4%)
- I profumi, le fragranze ancora più intense per la pioggia, che hanno sempre avvolto i ns passi. Timo, menta (no è nipitella!) soprattutto. Poi gli odori del bosco, del muschio, della corteccia. Questi odori ahimè non ho modo di fissarli.
- Aperitivo serale con Patrizia a Villetta Barrea: €1,50…!!!! Milano da bere ma vai a c…are!!
- Attenzione c’è un ramo-trappola..ma comunque anche se arriva sulla faccia è morbido (!!!???). Pare esista anche il sasso-trappola.. fortunatamente senza il seguito!
- Maammma Mia che ….MERAVIGLIA …..
- Gli asparagi selvatici che mi ha offerto Nino.
- Arrivata in cima mi volto e vedo l’interminabile estensione di boschi attorno alla Camosciara. Nubi nere più che minacciose accentuano l’intensità del verde. All’improvviso s’ode un ronzio ed ecco apparire un piccolo aeroplano giallo limone che corre sicuro nel cielo nero. E’ l’immagine del tratturo che non mi si cancellerà mai dalla memoria.
- La mobilia e le atmosfere barocche del ns albergo a Isernia. Noi tracimiamo fango anche dalle orecchie e selvaggiamente ..occupiamo i locali.
- Maria Grazia a Pescasseroli con il termosifone elettrico in mano..In imbarazzo lo cede prontamente a qualcun altro. Sembra sollevata..ma la notte il termometro è sceso a -7.
- La fragranza di altri tempi del fornaio Yonna di Vastogirardi (Molise). Una focaccia gustata come la madeleine di Proust. Un must del tratturo!
- Il mondo si divide in amanti dei cani e amanti dei gatti. Nel ns gruppo prevale nettamente la seconda. Loro i felini lo hanno capito subito ovunque siamo andati e si sono mostrati con altera noncuranza. Nel Casale del Vescovo c’è una cucciolata di 5 .
- Avrei una Treccani da raccontare….(su di “lui”)
- Mucche e cavalli tanti ovunque. I molisani, soprattutto, amano il cavallo, lo tengono per il puro piacere di averlo.
- Tasso barbasso, trucco barba trucco (cosa è vero?)
- Il barbagianni impagliato del museo della forestale. Non lo avevo mai visto dal vivo. E’ bellissimo e buffo, sembra quasi un fumetto.
- Passaggio per Campochiaro. La sera il paese accoglie il Vescovo per la Pastorale e c’è festa. Che pace, attorno solo boschi senza fine. Ci fermiamo ad un baretto per una birra e un caffè. Un altro must.
- Le orchidee i cui petali ricordano la sagoma di bambine, come quelle che si ritagliavano con la carta di giornale per i compleanni.
- Sepino un luogo fuori dal tempo.Uno splendore inaspettato. Così doveva apparire l’Italia ai grandi viaggiatori dell’ottocento. Anche noi abbiamo potuto assaporare questa sensazione
Un grazie ad Antonio, Marco, Gigliola, Piero/Pietro,Maria Grazia, Patrizia, Nino, Betta, Carmen, Ida, Luca e Isabella per i racconti e le storie che avete accettato di dividere con gli altri.
La ns guida per il percorso, affidabile, cortese, molto preparata
Marco DeLellis marcdele@alice.it
Che dire di noi i partecipanti? Personalmente mi sono trovata benissimo, come spesso mi accade nei viaggi di Trekking Italia che annovera spesso la parte bella dell’Italia, quella che di questi tempi beceri e cafoni, se ne resta un poco discosta e defilata. Quell’Italia ancora sensibile, capace di vedere la bellezza, godere della cultura del ns magnifico paese ed apprezzare la relazione, con tutta la varietà e la ricchezza che ci caratterizza.
Ho fissato, come mia abitudine, alcuni “lampi linguistici e di memoria” che hanno illuminato questo nostro cammino e li ripropongo, senza alcuna sequenza temporale logica. E’ passata solo una settimana dal ns rientro ma a me aiutano a recuperare ricordi che sono già sedimentati nel fondo della memoria e che solo la fotografia non mi rimanderebbe.
MAREMMA MAIELLA!!
- Alla ricerca delle Neviera perduta a Castel di Sangro..che non è mai stata trovata.
- La calma che precede alla tempesta (ma stavolta noi non eravamo sotto) al santuario dell’Addolorata sul Monte Patalecchia. Sul piazzale di schiena un uomo dalla spalle larghe, in palandrana nera. Mi ricorda Morfeo di Matrix, invece ..è il sacerdote sudamericano che guida il tempio.
- Monte Pizzi lo attraversiamo passando da Vastogirardi (Molise) il paese di Marco
- La stanza 44 è al 2° piano tra la 16 e la 18…(!!! I misteri della giungla nera??)
- Il lago dello svasso. Sono inchiodata per una lezione obbligatoria di ornitologia mentre l’anatroccolo zampetta petulante e forse divertito nel sentirsi così osservato
- Al terzo giorno, a cena comincia a fioccare ricorrente la domanda: “..c’è della verdura?”
- Tipologia di ghette: modello zebrato di Piero/Pietro, inconfondibile. In tinta rosso su rosso di Gigliola. Bi-color fucsia e rosso - un poco radical chic- di Antonio.
- Lì dietro, si proprio là, ….c’è la Maiella!! Peccato che oggi piove
- Betta che si è infilata nella casetta per bimbi nel parco dove ci siamo fermati a mangiare. Sempre Betta con le fette di mollica appiccicate al naso. Si ode nel frattempo un chiaro ammonimento….”toglietele il vino!”
- lo zaino di Carmen…dentro c’è tutto e a turno molti di noi sperimentano l’utilità di questa borsa dove-tutto-è-contenuto, quasi fosse quella di Merry Poppins..
- I panini-di-polifemo col caciocavallo e la salsiccia che mi ha preparato il bar trattoria Tamarra a Sepino.
- Benedetto Croce è nato a Pescasseroli da una famiglia che traeva la sua ricchezza dal commercio delle pecore. Non lo sapevo.
- Che montagne sono quelle…? Le Mainarde. Da qui il paesaggio è bellissimo, peccato che piove. Dietro c’è la Maiella.
- Dopo una giornata fredda di pioggia, una bella cena al “Vecchio Granaio”. Il proprietario è anche un allevatore di arabi. Ci accomodiamo e i piatti cominciano ad arrivare. …”per me no grazie…è troppo…”. NO TU MANGIA (poverina la cameriera dell’Europa dell’est voleva essere gentile però.)
- Il trasporto bagagli: impeccabile. Che idea geniale e che comodità però!
- Finalmente sul bus di linea che ci porta, sotto la pioggia ormai battente, a Castel di Sangro.
- L’orrida Piana di Avezzano con i suoi mercatoni e magazzini in cemento, tutti uguali e sciatti come in qualsiasi periferia d’Italia. Lo scempio immobiliare di questo nostro paese.
- I cervi con i grandi palchi che saltano nell’erba alta. Magnifici.
- Che montagne sono quelle? Le Mainarde!. Qui la vista è mozzafiato..peccato per il tempo. E poi dietro c’è la Maiella.
- Il semifreddo tipo-elah del ristorante “la fabbrica del ghiaccio” ad Isernia. Gusto alla fragola, una mousse delicata e non dolce. L’unico dessert che ho mangiato….agli altri però non è piaciuto.
- Isernia. Scusi qual è la cattedrale? ..sguardo vacuo, nessuna risposta, né un sì né un no…Chissà perché?
- …io non perdono! (Gigliola a Piero/Pietro…)
- Isabel e Ida che camminano parlando in inglese. Ida con accento degli states. Isabel pare non capire una mazza, ma col suo solito garbo le risponde sempre “yeess”
- Isabel e Ida che camminano parlando in spagnolo….
- Isabel e Antonio che camminano cantando in fiorentino…
- Luca come vede spuntare l’arcobaleno, inizia a chiamare…” pentole, donne, accorrete! Pentole…”
- Maria Grazia è inciampata... non sa come sia accaduto ma s’è trovata di notte a terra, con la mandibola tumefatta. Una paletta di colori che s’è portata dietro per l’intera settimana (senza il minimo lamento).
- Le scamorzine del caseificio Fonte Luna a Vastogirardi (Molise)
- Che montagne sono..? Le Mainarde. Purtroppo oggi piove, là dietro si vedrebbe anche la Maiella etc
- ….non sei adatto! Gigliola a Piero/Pietro… e poi a me con complicità: “..sai è molto maldestro!”
- (C)Hazzarola, ma chi me l’ha fatto fare! (ebbene si l’abbiamo udita da Antonio…)
- Municipio di Pescolanciano: Una targa gialla proprio all’ingresso principale ed affissa, quasi sulla lapide commemorativa dei morti della 2GM.: “Coiffeur Pasquala”
- A seguire sempre a Pescolanciano: “Bar Padula” che fa il paio con “Fonte Padulone” (.. chiedete ad un bolognese il significato di questo termine!!)
- …Quelle montagne sono le Mainarde vero…?...no le Mainarde sono proprio dalla parte opposta!!!...azzzz!!!
- Area archeologica La Pineta a Isernia. E’ l’opponibilità di pollice/indice che ha consentito l’evoluzione della specie umana. ..quella stessa opponibilità che consente oggi l’avvio del telecomando per una pronta visione delle diapo sull’Iran.
- L’amaro lo prendete al Bar!..la secca risposta a Isabel e Maria Grazia di Rusty il Selvaggio (in realtà lui è gentilissimo)
- Qui Vodafone non prende! Quando torno a Milano vado subito a cambiare il contratto.
- Quanto c’è di dislivello oggi?
- Finalmente al B&B ci facciamo una doccia e ci asciughiamo dopo una giornata di pioggia incessante e di fango. Poi improvvisamente arriva il sindaco Davide. Ha già messo a disposizione la propria auto per i trasbordi. Andrea il proprietaria del B&B Il rifugio dei briganti a fraz. Cerreto (Molise), mi dà la documentazione sul cavallo pentro autoctono dell’area.
- Il miscelatore dell’acqua calda staccatosi all’improvviso e piombato sul piede di Piero/Pietro, mentre tentava di fare la doccia da Rusty il Selvaggio.
- Ma si chiama Piero o Pietro? …non importa tanto si volta lo stesso (Gigliola)!
- Il faggione di 600 anni. Mi ha commossa e fatto pensare alla pagana bellezza descritta ne Al Dio Sconosciuto di Steinback (libro cult della mia adolescenza)
- Maammma mia …qui l’è periglioso! (Non abbiamo incontrato Dante…)
- 5° giorno di cammino. Registrazione: Nino ha parlato!! Le fonti riportano una conversazione con Marco avente per tema …l’intestino degli animali!
- la chiavetta nella quale sono caricate milioni di diapo (!!!AHHH) .. sempre lì ad aspettarci alla sera. Sono le diapositive dei viaggi di ..... La Corazzata Potemkin del tratturo.
- Nino sempre in avanscoperta. Gli basta uno sguardo ed ha già capito dove siamo e dove andare. Un uomo dei boschi
- Isabel tutte le sere, dopo cena. Scusi che amari avete?..ma un amaro..un po’ dolce non ce l’ha? (penso che il cameriere si sia sentito come Ambrogio!)
- Ormai manca poco, neanche km e siamo arrivati! (si prega di aggiornare il dato di Marco con fattore di correzione distanza + 1 ora)
- I pupazzetti di Maria Grazia fatti con i papaveri rossi. Ha insegnato a tutti..
- Il freddo invernale di Pescasseroli che non ha impedito però gli addobbi dell’infiorata. Nel paese hanno lavorato nel freddo della notte, gratis, per la comunità. Io cosa faccio gratis per la mia comunità?
- I selciati di sanpietrini, perfetti, di Civitella Alfedena o Villetta Barrea e di tutti i paesini incontrati. E’ una tradizione del posto
- Pescasseroli. La formaggiaia ci dice che i negozi aprono alle 10 ma il fornaio alle 7:30 ha già pronta la focaccia calda.
- Da qui in avanti è tutta pianura (Marco…aggiustare con fattore di correzione inclinazione + 4%)
- I profumi, le fragranze ancora più intense per la pioggia, che hanno sempre avvolto i ns passi. Timo, menta (no è nipitella!) soprattutto. Poi gli odori del bosco, del muschio, della corteccia. Questi odori ahimè non ho modo di fissarli.
- Aperitivo serale con Patrizia a Villetta Barrea: €1,50…!!!! Milano da bere ma vai a c…are!!
- Attenzione c’è un ramo-trappola..ma comunque anche se arriva sulla faccia è morbido (!!!???). Pare esista anche il sasso-trappola.. fortunatamente senza il seguito!
- Maammma Mia che ….MERAVIGLIA …..
- Gli asparagi selvatici che mi ha offerto Nino.
- Arrivata in cima mi volto e vedo l’interminabile estensione di boschi attorno alla Camosciara. Nubi nere più che minacciose accentuano l’intensità del verde. All’improvviso s’ode un ronzio ed ecco apparire un piccolo aeroplano giallo limone che corre sicuro nel cielo nero. E’ l’immagine del tratturo che non mi si cancellerà mai dalla memoria.
- La mobilia e le atmosfere barocche del ns albergo a Isernia. Noi tracimiamo fango anche dalle orecchie e selvaggiamente ..occupiamo i locali.
- Maria Grazia a Pescasseroli con il termosifone elettrico in mano..In imbarazzo lo cede prontamente a qualcun altro. Sembra sollevata..ma la notte il termometro è sceso a -7.
- La fragranza di altri tempi del fornaio Yonna di Vastogirardi (Molise). Una focaccia gustata come la madeleine di Proust. Un must del tratturo!
- Il mondo si divide in amanti dei cani e amanti dei gatti. Nel ns gruppo prevale nettamente la seconda. Loro i felini lo hanno capito subito ovunque siamo andati e si sono mostrati con altera noncuranza. Nel Casale del Vescovo c’è una cucciolata di 5 .
- Avrei una Treccani da raccontare….(su di “lui”)
- Mucche e cavalli tanti ovunque. I molisani, soprattutto, amano il cavallo, lo tengono per il puro piacere di averlo.
- Tasso barbasso, trucco barba trucco (cosa è vero?)
- Il barbagianni impagliato del museo della forestale. Non lo avevo mai visto dal vivo. E’ bellissimo e buffo, sembra quasi un fumetto.
- Passaggio per Campochiaro. La sera il paese accoglie il Vescovo per la Pastorale e c’è festa. Che pace, attorno solo boschi senza fine. Ci fermiamo ad un baretto per una birra e un caffè. Un altro must.
- Le orchidee i cui petali ricordano la sagoma di bambine, come quelle che si ritagliavano con la carta di giornale per i compleanni.
- Sepino un luogo fuori dal tempo.Uno splendore inaspettato. Così doveva apparire l’Italia ai grandi viaggiatori dell’ottocento. Anche noi abbiamo potuto assaporare questa sensazione
Un grazie ad Antonio, Marco, Gigliola, Piero/Pietro,Maria Grazia, Patrizia, Nino, Betta, Carmen, Ida, Luca e Isabella per i racconti e le storie che avete accettato di dividere con gli altri.
La ns guida per il percorso, affidabile, cortese, molto preparata
Marco DeLellis marcdele@alice.it
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venerdì 24 maggio 2013
CUNEOVUALA' sketchcrawl e inaugurazione mostra
...questo week end andrò a Cuneo per partecipare a questo evento
in giro per la città a disegnare e domenica la mostra dei taccuini di viaggio.
LOCATION: Fondazione Peano- Cuneo. Fino al 9 giugno 2013
in giro per la città a disegnare e domenica la mostra dei taccuini di viaggio.
LOCATION: Fondazione Peano- Cuneo. Fino al 9 giugno 2013
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sabato 4 maggio 2013
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Shanghai e l'expò

Il lato est del Bund ..che notte magica