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Auguri Anno della Scimmia

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domenica 21 luglio 2013

Andata e Ricordo la mostra del Mart - Rovereto

Non potevo non visitare una mostra con questo titolo "Andata e Ricordo. Souvenir de Voyage". La location, il Mart di Rovereto ,è garanzia di un evento interessante.

L’idea è quella della evoluzione del tema del viaggio, partendo dal Gran Tour ottocentesco alla nascita nel dopoguerra del turismo di massa, dove il viaggio diventa anch’esso prodotto da consumare. Consumo cristallizzato nell’obbligo di riportarsi a casa un souvenir, ormai anch’esso dalle caratteristiche globali.

Alla mostra ho visto opere interessanti. Fascino immutabile hanno le vedute antiche e gli acquarelli che non possono non emozionarmi ogni volta, così come i viraggi seppia dei ruderi di località fuori del tempo nel Vicino Oriente. Poi in sequenza alcune opere curiose come le mappe di Emilio Isgrò, mappe dalla quali è stato cancellato con tratto deciso del pennarello nero, qualsiasi nome di località o indizio di luogo..col risultato che si resta spaesati guardandole.

L’artista giapponese Hirayuki Masuyama presenta due fotografie, che definisco arbitrariamente “a sedimento”, dall’aulico titolo di Foro Romano 1600-2012 e Arco di Costantino 1606-2012. Guardando bene si colgono in trasparenza sedimenti di epoche e personaggi diversi e la visione a distanza dà una suggestione di antico e moderno.

Poi i ritratti: quando si usava ancora mandare ad amici e amori la propria immagine. Ho riportato alcune righe di una lettera accompagnatoria ad un ritratto, in mostra: “..forse sono io che non merito amori durevoli, c’è qualcosa in me –devo credere- che spezza tutti i miei rapporti….etc
Ti mando il mio ritratto.” Oggi nell'epoca facebook tutto questo è archeologia.

La mostra presenta ovviamente anche un omaggio a Depero con i suoi taccuini di viaggio, quando il viaggio era legato alle grandi navi passeggeri. Sono esposti i biglietti e le foto del suo viaggio in America a bordo della Carmania della Cunard-line. Accanto delle graziose cartoline postali dell’Augustus della Navigazione Generale Italiana datate 1927 ed il 31. Sono acquarellate dal grande Dudovich ed illustrano le attività a bordo: dal nuoto nelle piscine di ponte, al tiro alla fune, alla corsa nei sacchi, alle gare coi cavallini di legno. Attività alle quali fatico a pensare si dedichino oggi i passeggeri dei grattacieli marini della Costa o della Carnival. Non  mancano ovviamente alla mostra i materiali, sempre splendidi, del Touring Club Italiano, sul paesaggio italiano e mediterraneo, dai titoli ancora accattivanti:
- Guida pratica dei luoghi di soggiorno e di cura in Italia: stazioni di mare,adriatico, ionio, Rodi e Libia (vista l’epoca queste località non potevano mancare) – Milano 1933

Mi sono appassionata anche vedendo una cartolina del 1932 dedicata alle crociere estive del Conte Verde, delle Flotte Riunite Cosulich. Conte Verde, Conte Rosso, Conte Biancamano erano tre delle più belle navi da crociera e trasporto passeggeri dell’epoca. Gli interni di tutte e tre le navi erano stati allestiti dalla Casa Artistica Coppedè. Il Conte Verde fu anche in servizio nella rotta Trieste Shanghai. Fu auto-affondato nel porto di Shanghai all’indomani dell’armistizio del 8 settembre del 1943, dal proprio equipaggio che non volle cadesse nelle mani dei Giapponesi. Questi ultimi però lo riportarono a galla e cambiandogli nome lo utilizzarono per ben altri scopi.

Nel vedere questo materiale ho pensato all’epoca dei grandi transatlantici, all’arte che ne trasformò ed impreziosì gli interni, penso ad esempio oltre ai fratelli Coppedè, ai Ducrot Mobili e Arti Decorative di Palermo. Quest’ultima società era specializzata nella produzione di mobili di grande stile per ambasciate, alberghi e dopo gli anni ’20 negli allestimenti delle grandi navi fra le quali la Duilio, la Augustus e la Giulio Cesare della Navigazione Generale Italiana. In quanto poco tempo queste ardite quanto lussuose costruzioni sono scomparse dal nostro orizzonte.
Le foto di quest’ultima nave compare in quelle esposte in mostra provenienti dal Fondo Sarfatti. Margherita compì un viaggio in Grecia proprio a bordo di questa nave. E sempre la Giulio Cesare fu oggetto anche di un elogio futurista da parte di Marinetti …” dopo la festa da ballo ed il cinematografo, mi dicono che il mare ingrossa, eppure mi addormento col senso di stabilità che si gode in un palazzo radicato nella terra”. La Giulio Cesare vantava al proprio interno opere di autori quali Mazzucotelli (visto alla mostra del S.Domenico di Forlì dedicata a Wildt) definito il più importante designer del ferro del Novecento italiano, Trentacoste autore della fontana in marmo che adornava il vestibolo in quercia della nave, Galileo Chini..

L’architettura navale in quegli anni è abbinata all’architettura terrestre. Non può sfuggire allora sempre al Mart la bellissima personale dedicata all’architetto Adalberto Libera, con i suoi modernissimi progetti per E42 l’esposizione universale dalla quale si è generato l’incompiuto EUR. Ecco ancora altre opere fasciste, quelle delle grandi stazioni marittime come Napoli, Genova o Trieste da cui partivano queste navi. Poi le grandi stazioni ferroviarie come Roma Termini o Firenze. Infine l’altra invenzione fascista, quella delle colonie marine, espressione della architettura di questa fase del Novecento. Di lui mi sono innamorata della Villa di Malaparte che progettò a Capri e voglio vedere assolutamente il film di Godard con la Bardot ambientato nella villa: Il disprezzo del 1963

Quello che mi ha soprattutto colpito nei disegni e nelle foto dei vari fondi presenti alla mostra è la grande eleganza delle forme, dei vestiti. Gli anni ’30 segnano comunque una sorta di nascita della moda, perché è proprio in quegli anni che “l’arte alta scende” commistionando gli oggetti della quotidianità. Ho trovato ad esempio bellissima la copertina del numero di genn/febb 1930 de “lo Sport Illustrato”. E’ la pubblicità della Fiat 514 che fa da sfondo ai bagagli e ad una coppia elegantissima, oggi diremmo glamour. Fa parte di una serie datata 1911-1934 di incantevoli acquarelli di Marcello Dudovich. Ho letto da qualche parte che la musa ispiratrice delle sue figure femminili fosse proprio la moglie Elisa Bucchi, che conobbe durante gli anni in cui visse a Bologna. Credo che i suoi disegni abbiano contribuito molto all’immagine di una certa donna. Forse lo si può definire una specie del Coco Chanel del disegno!

http://www.arte.rai.it/articoli/marcello-dudovich-artista-o-cartellonista/14087/default.aspx
Bellissimo questo video a lui dedicato su Rai.arte

http://www.marcellodudovich.it/
archivio storico di Dudovich dove vedere tutte le immagini !

Quando si emerge dal dopoguerra il panorama cambia. Si entra nella modernità e tutto diventa più veloce, si consuma a velocità incredibile..non so cosa direbbero i Futuristi!

Bellissima l’opera dell’argentino Julio Paz – “Per grazia ricevuta 1977-2008”, che espone una parete di “ex-voti”. A ben guardare però non si tratta di “ex-voti” (dolcissimi sono ad esempio quelli in mostra al meraviglioso Museo Storico Navale di Venezia) ma di una collezione di memorabilia ed oggetti quotidiani dal gusto retrò. Ecco una vecchia scatola di sardine, ma quella antica che si apriva con la chiavetta, al cui interno è conservata una foto in B/N, o ancora una scatola in legno nel cui fondo sono incollate sezioni di tappi di sughero etc..certo è da vedere più che da descrivere. Mi ha emozionata e soprattutto divertita.

http://juliopaz.com/

http://juliopaz.com/julio-paz/biografia

Infine un video di Alice Guareschi. Un viaggio in Cina in una area a ridosso del mare, un mare molto diverso dal ns Mediterraneo. Le immagini sono poco nitide, l’unico suono è quello del vento che colpisce il microfono ed ogni tanto spezzoni di conversazione in un dialetto cinese (..non sono riuscita a capire di che zona).

http://www.mart.trento.it/andataericordo
il link della mostra

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