Acquarello,carnet de voyage, qualche corsa sui crinali, tanta Cina
Cinguettii
l'altra faccia della modernità
Auguri Anno della Scimmia

Auguri Anno della Scimmia
Del vedere il mondo
"C'è un'enorme differenza tra il vedere una cosa senza la matita in mano ed il vederla disegnandola"
Paul Valery
Paul Valery
Qui troverete tanta Cina, disegno, letteratura di viaggio..se volete suggerirmi spunti, link, luoghi siete i benvenuti..
domenica 3 novembre 2013
55° Biennale di Venezia- I Cavalli di Balmaseda
Un giornale tedesco riportava un titolo bellissimo per illustrare la Biennale all'Arsenale: Cattedrali della Fantasia.
Si...
...
Io ci sono andata per vedere i Cinesi, in particolare volevo visitare la retrospettiva Passage to History..i 20 anni della presenza degli artisti cinesi a Venezia ma era stata smantellata anticipatamente.
Gli altri Cinesi presenti, confesso che tranne qualche caso, non mi hanno molto emozionata.
Chi invece mi ha colpito davvero profondamente è l'artista cubano Javier Balmaseda presente al Padiglione di Andorra, Tempus Fugit (a fianco dei Cinesi)... vedendo la sua opera istintivamente ho pensato a Guernica. La vitalità, la vita di un branco di dieci cavalli..guardando bene però si scorge che gli sono state mozzate le zampe, sostituite da martinetti idraulici!! L'animale emblema del correre, della vitalità, incapace, impossibilitato ad esprimere la propria forza ed obbligato a chinarsi alla meccanica, a qualche cosa di assolutamente innaturale ..Non sta a me spiegare ma il messaggio alla base e la sua realizzazione, sono di grande impatto pur nell'apparente semplicità. Vale la pena di andare a curiosare sul sito di questo artista.
http://www.javierbalmaseda.com/
Confesso che Andorra mi ha stupita anche per gli altri artisti.
All'Arsenale c'è comunque tanto da vedere e tanto per riflettere.
Un tempo andai a visitare il Museo Storico Navale, che è lì vicino e che a mio parere è uno dei più bei musei..se ne esce che si è imparato tanto specie sull'Arsenale e sulla Marineria a Venezia. DA VISITARE
sabato 26 ottobre 2013
Zhong Biao alla Biennale di Venezia
Ero a Venezia dove sono rimasta qualche giorno per disegnare in libertà con due amiche. Capitata alla Giudecca, passando davanti alla Chiesa di S.Maria delle Visitazioni alle Zattere, mi sono imbattuta nella mostra di un artista cinese.
A Venezia è infatti in corso la Biennale.
Non ho potuto evitarmi dall'entrare .... E ho fatto bene
Leggo all'ingresso:
"How can we be political without
losing the visual richness and
complexity of Art?"
The Universe of Irreality
Accoglie il visitatore questa domanda posta dal curatore Xu Gang.
L'artista esposto si chiama Zhong Biao, è un cinese della megalopoli Chongqing (Sichuan), classe 1968. Una città,Chongqing, molto importante per la storia contemporanea cinese,non ultimo gli eventi legati alla esautorazione di Bo Xilai.
Allestita all'interno della piccola chiesa,l'architettura del sacro diventa una cornice importante della visione irreale di Zhong Biao. Prospettive del fantastico dove la realtà "zooma" nell'irreale e viceversa. Ironia, tanta. Le opere poste in questo contesto singolare provocano sensazioni incredibili, come da tempo non mi era accaduto.
La chiesa è in penombra e proprio sopra la zona dell'altare digradano a cascata dalla volta quadri di varie dimensioni. Sono le VISIONS l'universo dell'irrealtà dell'artista. Una vera cosmogonia con elementi del fantastico rivisitati ma certo tradizionalmente presenti nel DNA iconografico dell'ambito culturale cinese.
Insomma mi hanno molto colpita lo stile e la visione di questo artista che per me rappresenta qualche cosa di nuovo nel panorama artistico contemporaneo. All'ingresso su entrambi i lati, il visitatore è accolto da due grandi tele in bianco e nero, dal titolo Rivelazioni. Le tele dipingono con grande sintesi momenti di realtà quotidiana che appare..."svincolata" dal quotidiano, dove vuote cornici sovrapposte al disegno aggiungono grande forza. La cornice sia che sia vuota, sia che racchiuda un'opera ha una funzione importante in questo universo, una specie di porta d'ingresso, d'uscita, un canale di trasmissione. Mi viene da pensare spontaneamente alla struttura della lingua cinese dove la posizione del carattere nella frase è un elemento cardine tanto quanto la sua cornice.
ecco dove curiosare su di lui, un bel sito dedicato all'arte cinese contemporanea.
http://artintheheartofsummer.wordpress.com/2013/10/07/zhong-biao-the-universe-of-unreality-venice-2013/
http://artpostblog.blogspot.it/2013/10/the-universe-of-unreality-zhong-biaos.html
un interessante blog di Kate che ha dedicato un articolo e le immagini a questo artista.
http://www.moleskine.com/it/news/zhong-biao-grand-revelations
Ecco il link di moleskine, interessante visitarlo perchè è stato creato un Moleskine Special Edition...magnifico! Loro sempre attenti ad intercettare il nuovo
La mostra chiude però il 27 ottobre
In coda qualche schizzo fatto a Venezia in queste giornate..
A Venezia è infatti in corso la Biennale.
Non ho potuto evitarmi dall'entrare .... E ho fatto bene
Leggo all'ingresso:
"How can we be political without
losing the visual richness and
complexity of Art?"
The Universe of Irreality
Accoglie il visitatore questa domanda posta dal curatore Xu Gang.
L'artista esposto si chiama Zhong Biao, è un cinese della megalopoli Chongqing (Sichuan), classe 1968. Una città,Chongqing, molto importante per la storia contemporanea cinese,non ultimo gli eventi legati alla esautorazione di Bo Xilai.
Allestita all'interno della piccola chiesa,l'architettura del sacro diventa una cornice importante della visione irreale di Zhong Biao. Prospettive del fantastico dove la realtà "zooma" nell'irreale e viceversa. Ironia, tanta. Le opere poste in questo contesto singolare provocano sensazioni incredibili, come da tempo non mi era accaduto.
La chiesa è in penombra e proprio sopra la zona dell'altare digradano a cascata dalla volta quadri di varie dimensioni. Sono le VISIONS l'universo dell'irrealtà dell'artista. Una vera cosmogonia con elementi del fantastico rivisitati ma certo tradizionalmente presenti nel DNA iconografico dell'ambito culturale cinese.
Insomma mi hanno molto colpita lo stile e la visione di questo artista che per me rappresenta qualche cosa di nuovo nel panorama artistico contemporaneo. All'ingresso su entrambi i lati, il visitatore è accolto da due grandi tele in bianco e nero, dal titolo Rivelazioni. Le tele dipingono con grande sintesi momenti di realtà quotidiana che appare..."svincolata" dal quotidiano, dove vuote cornici sovrapposte al disegno aggiungono grande forza. La cornice sia che sia vuota, sia che racchiuda un'opera ha una funzione importante in questo universo, una specie di porta d'ingresso, d'uscita, un canale di trasmissione. Mi viene da pensare spontaneamente alla struttura della lingua cinese dove la posizione del carattere nella frase è un elemento cardine tanto quanto la sua cornice.
ecco dove curiosare su di lui, un bel sito dedicato all'arte cinese contemporanea.
http://artintheheartofsummer.wordpress.com/2013/10/07/zhong-biao-the-universe-of-unreality-venice-2013/
http://artpostblog.blogspot.it/2013/10/the-universe-of-unreality-zhong-biaos.html
un interessante blog di Kate che ha dedicato un articolo e le immagini a questo artista.
http://www.moleskine.com/it/news/zhong-biao-grand-revelations
Ecco il link di moleskine, interessante visitarlo perchè è stato creato un Moleskine Special Edition...magnifico! Loro sempre attenti ad intercettare il nuovo
La mostra chiude però il 27 ottobre
In coda qualche schizzo fatto a Venezia in queste giornate..
![]() |
Il ghetto |
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personaggi nel ghetto |
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l'impermeabile rosso con dentro..qualcuno |
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il palazzo del cammello |
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ponte a s.barnaba |
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il canale della giudecca |
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murano |
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barchetta e.. |
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transatlantico da crociera |
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un salto anche a Padova |
giovedì 3 ottobre 2013
Una bellissima canzone quella di Nicolò Fabi
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=HrTCGvhC2AM
Mi ha commossa ascoltare questa canzone di
Nicolò Fabi- Una Buona Idea
Sono un orfano di acqua e di cielo
Un frutto che da terra guarda il ramo
Orfano di origine e di storia
E di una chiara traiettoria
Sono orfano di valide occasioni
Del palpitare di un'idea con grandi ali
Di cibo sano e sane discussioni
Delle storie, degli anziani, cordoni ombelicali
Orfano di tempo e silenzio
Dell'illusione e della sua disillusione
Di uno slancio che ci porti verso l'alto
Di una cometa da seguire, un maestro d'ascoltare
Di ogni mia giornata che è passata
Vissuta, buttata e mai restituita
Orfan della morte, e quindi della vita
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Sono orfano di pomeriggi al sole, delle mattine senza giustificazione
Dell'era di lavagne e di vinile, di lenzuola sui balconi
Di voci nel cortile
Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia all'uguaglianza
Di una democrazia che non sia un paravento
Di onore e dignità, misura e sobrietà
E di una terra che è soltanto calpestata
Comprata, sfruttata, usata e poi svilita
Orfan di una casa, di un'Italia che è sparita
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Una buona idea ...
Mi ha commossa ascoltare questa canzone di
Nicolò Fabi- Una Buona Idea
Sono un orfano di acqua e di cielo
Un frutto che da terra guarda il ramo
Orfano di origine e di storia
E di una chiara traiettoria
Sono orfano di valide occasioni
Del palpitare di un'idea con grandi ali
Di cibo sano e sane discussioni
Delle storie, degli anziani, cordoni ombelicali
Orfano di tempo e silenzio
Dell'illusione e della sua disillusione
Di uno slancio che ci porti verso l'alto
Di una cometa da seguire, un maestro d'ascoltare
Di ogni mia giornata che è passata
Vissuta, buttata e mai restituita
Orfan della morte, e quindi della vita
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Sono orfano di pomeriggi al sole, delle mattine senza giustificazione
Dell'era di lavagne e di vinile, di lenzuola sui balconi
Di voci nel cortile
Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia all'uguaglianza
Di una democrazia che non sia un paravento
Di onore e dignità, misura e sobrietà
E di una terra che è soltanto calpestata
Comprata, sfruttata, usata e poi svilita
Orfan di una casa, di un'Italia che è sparita
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Una buona idea ...
venerdì 27 settembre 2013
sabato 24 agosto 2013
Valle D'Aosta..là dove i vitelli pensavano di essere cavalli
Sono di ritorno dal trekking di 7 giorni, il giro dei 6 rifugi, in Valle D'Aosta e parafrasando la canzone di Malika Ayane ..
" Tre sono le cose che devo ricordarmi di fare quando come una luce entrerai..
le prime due nasconderò dentro ad una pagina e
la terza scriverò sui vetri sporchissimi di un auto blu.. "
e queste pagine elettroniche sono i miei vetri sporchissimi..
Conserverò vitale dentro una pagina della memoria, l'immagine di quella valle dove i vitelli pensavano di essere cavalli. Quando ci hanno accolti galoppando, sgroppando, roteando la testa come a muovere la criniera al vento, per poi bloccarsi curiosi ad un passo dalla recinzione elettrificata, guardandoci curiosi e fiduciosi un poco di sottecchi, proprio come dei puledri. Che magnifica immagine.
Ancora la cena al Rifugio Alpenzu, dove qualcuno ha detto che perchè il brindisi sia tale, ci si deve guardare negli occhi. In effetti guardarsi negli occhi è un gesto di grande intimità che avvicina. Il genepì ha fatto il resto.
Anche quegli sguardi conserverò dentro una pagina.
La terza sono appunto le immagini che ho fissato nelle pause del cammino.
Un grazie particolare ad Adriano che ci ha guidato con sicurezza e libertà. Un abbraccio va ai miei interessanti e fantastici compagni di passo: Sandra, Silvana, Emanuela, Paola, Miriam, Ivana, Yvonne, Isabella, Luciano, Giuseppe, Pietro, Renzo, Riccardo, Marco, Nico, Simone, Raul.
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Shanghai e l'expò

Il lato est del Bund ..che notte magica